SETTORE AGRICOLO: alcuni interventi normativi per valorizzare l'economia locale

Pubblicato il 3 maggio 2023 alle ore 11:35

PREFAZIONE

Nel contesto attuale di crescente consapevolezza ambientale e della necessità di sostenere le economie locali, è fondamentale esplorare nuove strategie per promuovere un approccio circolare nell'agricoltura e nella distribuzione dei prodotti alimentari. La modifica delle normative sui prodotti agricoli può rappresentare un'importante leva per incentivare l'adozione di pratiche sostenibili e favorire la filiera corta. In questo articolo, analizzeremo due possibili interventi normativi volti a sostenere l'economia circolare nel settore agricolo: l'introduzione di "scaffali verdi" nei supermercati per promuovere la vendita di prodotti locali e la riforma della certificazione IGP per potenziare l'economia locale e sostenere i produttori regionali.

 

Nel primo paragrafo, esploreremo l'idea degli "scaffali verdi", una proposta per obbligare le catene di supermercati a dedicare una certa percentuale dei propri spazi espositivi ai prodotti locali. Questo approccio mira a incrementare la vendita di prodotti a chilometro zero, riducendo l'impatto ambientale legato al trasporto e alla distribuzione, e allo stesso tempo sostenendo l'economia e l'occupazione a livello locale.

 

Nel secondo paragrafo, ci concentreremo sulla possibile riforma della certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta), al fine di renderla più efficace nel promuovere e tutelare i prodotti tipici delle diverse regioni. Analizzeremo le criticità dell'attuale sistema IGP e proporremo possibili modifiche normative che possano garantire una maggiore trasparenza e autenticità dei prodotti certificati, favorendo così l'economia locale e la sostenibilità ambientale.

 

Entrambi gli interventi normativi presentati in questo articolo possono contribuire a promuovere l'economia circolare nel settore agricolo, sostenendo la filiera corta e incoraggiando i consumatori a scegliere prodotti più sostenibili e legati al territorio.

SUPERMERCATI E SCAFFALI VERDI

Una possibilità di intervento normativo per promuovere la vendita di prodotti locali potrebbe essere l'introduzione di una legge che obblighi le catene di supermercati a riservare una certa percentuale dei propri scaffali ai prodotti locali. Questo approccio avrebbe l'obiettivo di sostenere i produttori locali e promuovere la sostenibilità ambientale senza violare le norme sulla concorrenza dell'Unione Europea, che vietano l'uso di dazi o altre pratiche restrittive del commercio internazionale.

 

Per implementare questa misura, i governi potrebbero stabilire criteri specifici per definire cosa si intende per "prodotto locale" e determinare la percentuale minima di spazio sugli scaffali da dedicare a tali prodotti. Questi criteri potrebbero basarsi, ad esempio, sulla distanza tra il luogo di produzione e il punto vendita, sulle caratteristiche ambientali o sulle pratiche agricole utilizzate nella produzione. È importante che la definizione di prodotto locale sia chiara e oggettiva per garantire la trasparenza e prevenire potenziali abusi.

 

Inoltre, per assicurare il successo di questa politica, è importante monitorare e valutare l'efficacia della misura nel tempo. Ciò potrebbe includere la raccolta di dati sulle vendite di prodotti locali, l'impatto sulla filiera agroalimentare e l'effetto sulla sostenibilità ambientale.

 

Allo stesso tempo, questa misura potrebbe essere affiancata da altre iniziative per promuovere la consapevolezza dei consumatori sui vantaggi dei prodotti locali, come campagne di informazione e comunicazione, etichettatura chiara e trasparente dei prodotti e incentivi per l'acquisto di prodotti locali.

 

È importante notare che, sebbene questa politica possa contribuire a sostenere i produttori locali e promuovere pratiche più sostenibili, è fondamentale considerare il contesto specifico e valutare attentamente gli eventuali effetti collaterali, come l'impatto sui prezzi al consumo e la potenziale creazione di barriere al commercio tra paesi. Pertanto, un approccio equilibrato e integrato, che tenga conto delle esigenze di diversi stakeholder e promuova la cooperazione tra governi, imprese e consumatori, sarà fondamentale per garantire il successo di questa misura.

 

vantaggi.

L'adozione degli scaffali verdi nei supermercati può portare a una serie di vantaggi significativi in termini di aumento delle vendite di prodotti locali. Ecco alcuni dei principali benefici che possono derivare dall'implementazione di questa strategia:

 

  • Maggiore visibilità dei prodotti locali: Dedicando una certa percentuale di spazio espositivo ai prodotti locali, gli scaffali verdi garantiscono una maggiore visibilità per questi articoli, rendendoli più facilmente riconoscibili e accessibili ai consumatori. Ciò può stimolare la curiosità e l'interesse dei clienti, aumentando la probabilità che essi scelgano prodotti locali rispetto a quelli importati.
  • Promozione dell'identità locale e del senso di appartenenza: Gli scaffali verdi possono contribuire a valorizzare e promuovere la cultura e le tradizioni locali, facendo leva sul senso di orgoglio e appartenenza dei consumatori. Questo può tradursi in una maggiore preferenza per i prodotti locali, con conseguente incremento delle vendite.
  • Educazione e sensibilizzazione dei consumatori: Gli scaffali verdi possono fungere da strumento di educazione e sensibilizzazione dei consumatori in merito all'importanza della filiera corta e dei prodotti locali per l'ambiente e l'economia. I clienti informati e consapevoli sono più propensi a scegliere prodotti locali, sostenendo così le vendite.
  • Rafforzamento del legame tra produttori e consumatori: Gli scaffali verdi possono contribuire a rafforzare il legame tra produttori locali e consumatori, facilitando la conoscenza e la fiducia reciproca. Un rapporto di fiducia tra produttori e consumatori può stimolare la domanda di prodotti locali, con conseguente aumento delle vendite.
  • Riduzione della dipendenza dalle importazioni: Aumentando la quota di mercato dei prodotti locali, gli scaffali verdi possono contribuire a ridurre la dipendenza delle catene di supermercati dalle importazioni, favorendo la resilienza dell'economia locale e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
  • Effetto moltiplicatore sull'economia locale: L'aumento delle vendite di prodotti locali può avere un effetto moltiplicatore sull'economia locale, poiché i produttori e i loro fornitori reinvestono i profitti nella comunità, creando posti di lavoro e stimolando ulteriormente la crescita economica.

 

In conclusione, gli scaffali verdi possono offrire numerosi vantaggi in termini di aumento delle vendite di prodotti locali, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale, la resilienza economica e il legame tra produttori e consumatori.

 

RIFORMARE LA CERTIFICAZIONE IGP

Nel contesto dell'economia circolare e della promozione dei prodotti locali, è importante esaminare il ruolo delle certificazioni, come la DOC (Denominazione di Origine Controllata) e l'IGP (Indicazione Geografica Protetta), nel garantire la qualità e l'autenticità dei prodotti agricoli. In questo paragrafo, inizieremo con un breve confronto tra la certificazione DOC e IGP, per poi focalizzarci sulla possibile riforma della certificazione IGP, al fine di migliorarne l'efficacia nel sostenere l'economia locale e i produttori regionali.

Le etichette DOC  e IGP sono due tipi di certificazioni utilizzate in Italia e nell'Unione Europea per proteggere e valorizzare la qualità e l'origine di prodotti alimentari e bevande. Tuttavia, esistono differenze significative tra queste due certificazioni, che possono influire sulla percezione e sulle aspettative dei consumatori riguardo ai prodotti. In particolare, l'IGP potrebbe essere considerata meno affidabile rispetto alla DOC in termini di garanzie sulla provenienza geografica e sul metodo produttivo.

 

Denominazione di Origine Controllata (DOC):

La certificazione DOC si applica principalmente a vini e, in alcuni casi, ad altri prodotti agricoli. La DOC garantisce che un prodotto provenga da una specifica area geografica e sia prodotto secondo precise regole e metodi tradizionali stabiliti da un disciplinare di produzione. L'obiettivo della certificazione DOC è di tutelare l'identità e l'autenticità di un prodotto, preservando le tradizioni locali e garantendo al consumatore un livello di qualità elevato e costante.

 

Indicazione Geografica Protetta (IGP):

La certificazione IGP, invece, si applica a una vasta gamma di prodotti alimentari e bevande, tra cui frutta, verdura, oli, formaggi, salumi e vini. La certificazione IGP garantisce che almeno una fase del processo produttivo (produzione, trasformazione o elaborazione) avvenga all'interno di una determinata area geografica, ma non necessariamente che tutti gli ingredienti provengano da quella stessa area. Questo significa che l'IGP è meno rigorosa rispetto alla DOC in termini di vincoli geografici e di metodo produttivo.

 

Perché occorre riformare l'IGP?

La certificazione IGP potrebbe essere considerata fuorviante, poiché non garantisce che un prodotto sia interamente originario di una specifica area geografica. Inoltre, a differenza della DOC, l'IGP non impone regole e metodi produttivi altrettanto rigorosi, il che potrebbe portare a una maggiore variabilità nella qualità e autenticità dei prodotti certificati IGP. Di conseguenza, i consumatori potrebbero essere indotti a credere che stiano acquistando un prodotto tipico di una determinata regione, quando in realtà solo una parte del processo produttivo è legata a quella zona.

 

 

In conclusione, mentre la certificazione DOC garantisce un legame più stretto tra un prodotto e il suo territorio di origine, l'IGP offre una protezione meno rigorosa in termini di provenienza geografica e metodo produttivo, il che potrebbe generare dubbi sulla sua affidabilità e autenticità. Pertanto, è fondamentale che i consumatori siano consapevoli delle differenze tra queste due certificazioni e prestino attenzione alle etichette dei prodotti al momento dell'acquisto. Allo stesso tempo, un possibile miglioramento dei criteri e dei controlli legati all'assegnazione della certificazione IGP potrebbe contribuire a rafforzare la sua credibilità e a garantire una maggiore trasparenza per i consumatori.

 

 

Vantaggi.

Una riforma della certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) può portare a diversi vantaggi significativi per l'economia locale, in termini di incremento delle vendite dei prodotti regionali. Ecco alcuni dei principali benefici che possono derivare da una riforma ben congegnata dell'IGP:

 

  • Maggiore autenticità e trasparenza: Rafforzando i criteri e i controlli associati alla certificazione IGP, si garantisce una maggiore autenticità e trasparenza dei prodotti certificati. Questo può aumentare la fiducia dei consumatori nei prodotti IGP e incoraggiarli a scegliere tali prodotti rispetto ad alternative non certificate o importate.
  • Valorizzazione dei prodotti regionali: Una certificazione IGP riformata e più rigorosa può contribuire a valorizzare ulteriormente i prodotti tipici delle diverse regioni, promuovendo la cultura e le tradizioni locali. Ciò può stimolare la domanda e le vendite di questi prodotti, sostenendo l'economia locale.
  • Protezione dei produttori locali: Una certificazione IGP più rigorosa può offrire una maggiore protezione ai produttori locali contro la concorrenza sleale e l'uso improprio delle denominazioni geografiche. Ciò può consentire ai produttori di mantenere e aumentare la loro quota di mercato, stimolando le vendite e sostenendo l'occupazione locale.
  • Promozione della qualità e della sostenibilità: Una riforma dell'IGP che preveda criteri più rigorosi in termini di qualità e sostenibilità ambientale può incentivare i produttori a adottare pratiche più sostenibili e rispettose dell'ambiente. Questo può tradursi in prodotti migliori e più sostenibili sul mercato, che a loro volta possono attrarre un numero maggiore di consumatori attenti alla qualità e all'ambiente.
  • Attrattività per i consumatori consapevoli: Una certificazione IGP rafforzata può aumentare l'attrattività dei prodotti locali per i consumatori che cercano prodotti di qualità, autentici e sostenibili. Questo può portare a un aumento delle vendite dei prodotti IGP e a un rafforzamento della reputazione delle regioni produttrici.
  • Posizionamento sul mercato: Una certificazione IGP più rigorosa può aiutare a differenziare ulteriormente i prodotti locali su un mercato sempre più competitivo, offrendo un vantaggio competitivo ai produttori e favorendo le vendite.

 

In sintesi, una riforma della certificazione IGP può portare a numerosi vantaggi per l'economia locale, aumentando la fiducia dei consumatori, valorizzando i prodotti regionali e promuovendo pratiche sostenibili. Un'IGP rafforzata può aiutare a incrementare le vendite dei prodotti locali e sostenere l'occupazione e la crescita economica nelle diverse regioni.

 

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